La premier Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha difeso la manovra e il suo governo.
La presidente del Consiglio in un’intervista al Corriere della Sera ha affrontato il tema dell’emergenza del nostro territorio, partendo dalla tragedia di Ischia ma anche affermato di essere convinta che questo suo governo durerà a lungo. Giorgia Meloni è a capo del governo da solo un mese e ha dovuto già affrontare varie emergenze partendo da quella economica ed energetica con il decreto Aiuti e la legge di Bilancio. Ora anche quella legata al dissesto idrogeologico con una nuova tragedia che ha sconvolto la penisola.
Dalla frana di Ischia emergono ombre dei governi passati tra condoni e abusivismi, ombre che Meloni è chiamata ad affrontare. Per mettere in sicurezza il territorio la premier dichiara che il Cdm ha deciso di approvare entro l’anno un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico. “I ministri competenti effettueranno una ricognizione sia delle risorse già esistenti sia del personale da mettere a disposizione dei Comuni, a partire da quelli più piccoli” ha assicurato la premier.
Tanto lavoro da fare per dare ai nostri figli un’Italia più sicura
“C’è tantissimo lavoro da fare ma serve anche un approccio culturale diverso. Perché ogni euro investito sulla cura del territorio è un euro investito per dare ai nostri figli un’Italia più sicura e protetta» ha detto Meloni. Per quanto riguarda le dichiarazioni del ministro Pichetto sull’abusivismo, la premier le ha bollate come dichiarazioni “infelici” e corregge il tiro spiegando che il suo intento era dire che i comuni devono prendersi le proprie responsabilità.
Sul decreto Genova, invece, che all’epoca Fratelli d’Italia votò, Giorgia Meloni ricorda che il suo partito fu molto critico nei confronti del condono per il terremoto di Ischia e “su tutte le norme che con Genova non c’entravano niente”.
“Rispetto a Draghi posso contare su una maggioranza chiara”
Non un periodo facile, ma la presidente lo sapeva, come diceva in campagna elettorale che non è un momento facile per essere premier. Dice con consapevolezza Meloni: «Sapevo che sarebbe stato un compito arduo guidare una Nazione come l’Italia in uno dei momenti più complessi della sua storia. Non mi sono mai illusa, anche se rispetto a Draghi posso contare su una maggioranza chiara, un programma comune e un mandato popolare. Perché nel nostro ordinamento una persona sola non può fare la differenza: serve la squadra. Per questo so che questo governo durerà a lungo, anche perché l’Italia ha pagato per troppo tempo l’assenza di stabilità” ha detto fiduciosa.
La dimostrazione evidente, dice, è arrivata con la manovra. “Avevamo poche risorse e abbiamo deciso dove concentrarle” ha spiegato la premier. “Emergono priorità e una visione: crescita economica e attenzione al lavoro, a partire dalla messa in sicurezza del sistema produttivo a fronte del caro energia”. Il suo governo ha dato “segnali chiari” come quello dell’attenzione ai redditi più bassi spiazzando chi si aspettava che questo governo avrebbe favorito i ricchi, dice Meloni.
“Il messaggio di fondo che vogliamo dare è questo: la ricchezza non la crea lo Stato ma le imprese con i loro lavoratori. Allo Stato compete dare una mano. Saremo al fianco di chi, in un momento difficile, si rimbocca le maniche» spiega Meloni.
